Approvato un emendamento alla Legge Finanziaria sul Software Libero.
In seguito all’approvazione di un emendamento presentato dai Radicali, la legge finanziaria approvata oggi contiene un riferimento all’adozione del software libero da parte delle pubbliche amministrazioni.
Secondo questo paragrafo , alla pubblica amministrazione sarà richiesto di valutare l’acquisizione di programmi informatici apparteneti alla categoria “del software libero o a sorgente aperto”.
Fa piacere che l’emendamento proponga una distinzione tra il “software libero” e il “software a sorgente aperto” (o open source), in quanto ciò mostra che il legislatore è conscio dei diversi gradi di libertà garantiti da differenti licenze.
Il software libero è adatto ad essere adottato dalla pubblica amministrazione, non solo perché i sorgenti sono aperti, ma soprattutto per motivi etici e pratici.
Il Software Libero rispetta la libertà degli utenti, permettendo alla pubblica amministrazione di essere responsabile, trasparente e attenta ai bisogni dei cittadini.
L’approvazione di questo paragrafo è da considerarsi come un piccolo passo nella giusta direzione: quella di un’adozione più generalizzata del Software Libero dalle istituzioni finanziate con denaro pubblico.
Considerando gli obiettivi e le caratteristiche della Pubblica Amministrazione, l’adozione del Software Libero dovrebbe essere preferito da qualunque servizio pubblico (includendo le scuole, l’apparato giudiziario, l’apparato amministrativo), a meno che non si provi che non vi siano alternative al software proprietario.
Per garantire pari opportunità di accesso ai documenti della pubblica amministrazione, evitare gli accordi di monopolio, ed assicurare il rispetto del principio di concorrenza, gli standard aperti dovrebbero essere utilizzati per la diffusione di documenti digitali.