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Archive for June, 2005

L’angolo dei voltagabbana

Thursday, June 9th, 2005

Dopo aver visto il mega yacht di Paul Allen (Octopus) ormeggiato a due passi da piazza S. Marco a Venezia non dovrei stupirmi più di niente.  Invece mi tocca leggere che un informatico che reputavo serio e fidato sostenitore della libertà della conoscenza, del sostegno alle PMI europee contro i brevetti software ha cambiato opinione.  Paolo Zocchi, vicino alla Margherita, fino a ieri lo sapevo attivissimo anche a Bruxelles a spiegare ai nostri parlamentari perché e come rifiutare il testo della direttiva sui brevetti software.  Oggi ho scoperto invece che ha una posizione radicalmente opposta a coloro che si oppongono al testo approvato dal Consiglio, anzi quel testo lo approva in pieno.  In un articolo sul sito della Margherita, Paolo Zocchi dice che “se scrivo un software che crea l’icona di una rosa sul desktop per attivare un device che produca odori, è ovvio che si potrà brevettare il software che produce odori”.  Per fortuna Roberto Galoppini gli ha risposto a tono facendo notare che:

i programmi non puzzano.  L’attribuire al software un valore diverso dall’essere una rappresentazione matematica di un concetto del tutto slegata dalle leggi fisiche dell’universo, come scrisse lo stesso Donald Knuth nella lettera del 1995 all’ufficio brevetti statunitense [2], è un errore che può indurre a ritenere orwellianamente determinati programmi più uguali di altri, arrivando ad immaginare un ipotetico spartiacque dove da una parte ci sono i programmi innovativi, che “odorano”, e dall’altra quelli che, per converso, “puzzano”, in quanto banali rielaborazioni di altri programmi già esistenti.

Mi auguro che gli Europarlamentari che hanno parlato in precedenza con Zocchi non si lascino ingannare da queste insostenibili e insostenute teorie che distinguono tra brevetto buono e brevetto cattivo.  La linea di confine non si può che tracciare usando le definizioni proposte come la nota teoria delle “forze naturali della natura” (utilizzata in una famosa sentenza della corte superiore tedesca) o l’altra nuova e interessante definizione di Groklaw.  E mi auguro anche che qualcosa nel nostro sistema politico cambi: troppi voltagabbana e trasformismi solo per incollarsi a poltrone che puzzano (queste sì) di vecchio.  Che Zocchi sia ammalato di rutellismo?